Acqua potabile: cos'è davvero e quali sono i requisiti per considerarla sicura
Acqua potabile: cos'è davvero e quali sono i requisiti per considerarla sicura
L’acqua potabile è fondamentale per la nostra salute, ma sai davvero cosa significa “potabile”? In questo articolo scopriamo quali caratteristiche chimiche, fisiche e microbiologiche deve rispettare, quali trattamenti subisce e cosa prevedono le normative italiane ed europee.
Che cos'è l'acqua potabile?
L’acqua potabile è definita come un’acqua che può essere bevuta o usata per cucinare senza rischi per la salute. Per rientrare in questa categoria, deve rispettare limiti ben precisi su oltre 50 parametri: microbiologici (es. assenza di batteri patogeni), chimici (es. nitrati, metalli pesanti, pesticidi) e fisici (colore, odore, torbidità).
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e la normativa europea (Direttiva 2020/2184/UE) stabiliscono questi limiti per tutelare la salute pubblica, anche nel lungo periodo.

Come viene trattata l’acqua per diventare potabile?
L’acqua che esce dai nostri rubinetti proviene principalmente da fonti superficiali (fiumi, laghi, dighe) e sotterranee (falde acquifere). Prima di essere distribuita, subisce una serie di trattamenti:
1. Pre-filtrazione e sedimentazione, per eliminare materiali solidi sospesi.
2. Filtrazione meccanica e carbone attivo, per rimuovere torbidità, cloro in eccesso, pesticidi e composti organici.
3. Disinfezione, in genere con cloro o ozono, per eliminare virus e batteri.
4. Controlli analitici, eseguiti da enti come ARPA o aziende di gestione, per verificare la conformità ai parametri.
Ogni passaggio è fondamentale per trasformare l’acqua grezza in acqua sicura, pronta per il consumo umano.
Requisiti normativi: l’Italia e l’Europa
In Italia, la normativa principale è il D.Lgs. 18/2023, che recepisce la Direttiva Europea 2020/2184. Questo decreto stabilisce i parametri di qualità che devono essere rispettati:
- Assenza di E. Coli e Enterococchi per garantire la sicurezza microbiologica.
- Nitrati < 50 mg/L, perché dosi elevate possono causare problemi soprattutto nei neonati.
- Piombo < 5 µg/L entro il 2036 (già ora 10 µg/L), per proteggere il sistema nervoso.
- Sostanze emergenti: come i PFAS, sono sempre più monitorate anche se non ancora regolamentate in modo uniforme.
Le aziende di gestione idrica sono obbligate a monitorare regolarmente la qualità dell’acqua, pubblicando i dati sui propri siti. Ogni cittadino può richiederli per la propria zona.
Dunque possiamo affermare che l’acqua potabile è uno degli elementi più controllati in assoluto nel nostro Paese. Conoscere i requisiti e le norme che la regolano è un passo importante per diventare consumatori consapevoli e difendere la nostra salute.
Per approfondire: link
“L’acqua potabile non deve solo essere sicura, ma anche percepita come tale.” – OMS
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