Da dove arriva l’acqua del rubinetto?

May 08, 20252 min read

L’origine dell’acqua che beviamo ogni giorno

Quando apriamo il rubinetto di casa, difficilmente pensiamo al viaggio che quell’acqua ha compiuto. Eppure, ogni goccia ha una storia fatta di natura, ingegneria e controlli accurati.
In Italia, l’acqua potabile distribuita tramite la rete idrica proviene principalmente da tre fonti:

  • Acque superficiali: laghi, fiumi, bacini artificiali

  • Acque sotterranee: falde acquifere, pozzi

  • Sorgenti naturali: spesso già di alta qualità

Secondo i dati ISTAT, circa il 70% dell’acqua potabile italiana proviene da fonti sotterranee, che risultano meno soggette a contaminazioni rispetto a quelle superficiali.

Una volta captata, l’acqua viene convogliata verso impianti di trattamento dove, se necessario, viene resa potabile. Questo processo può includere la filtrazione, la disinfezione con cloro o ozono e altri trattamenti fisico-chimici, a seconda della qualità iniziale.

ciclo dell acqua

Il viaggio dell’acqua: captazione, trattamento e distribuzione

Il ciclo dell’acqua potabile è una complessa rete di infrastrutture e tecnologie, spesso invisibili, che consente di fornire acqua sicura a milioni di utenti ogni giorno. Il processo può essere suddiviso in fasi principali:

  1. Captazione: le acque vengono prelevate dalla fonte (fiume, lago, sorgente, pozzo).

  2. Pretrattamento: rimozione di detriti grossolani o sostanze sospese.

  3. Trattamento di potabilizzazione: può includere:

    • Filtrazione (sabbia, carbone attivo)

    • Disinfezione (cloro, ozono, raggi UV)

    • Correzione del pH o rimozione di ferro, manganese, nitrati

  4. Stoccaggio: l’acqua viene immagazzinata in vasche o serbatoi sopraelevati per garantire una pressione costante nella rete.

  5. Distribuzione: tramite acquedotti, reti comunali e impianti locali.

Tutto questo avviene sotto costanti controlli da parte di enti gestori e autorità sanitarie locali (ASL), in ottemperanza al D.Lgs. 18/2023, che regola la qualità dell’acqua destinata al consumo umano in Italia, recependo la Direttiva UE 2020/2184.

Qualità garantita: controlli e normative lungo tutto il percorso

Ogni fase del ciclo idrico è soggetta a rigidi controlli di qualità. In Italia, il Ministero della Salute e le ASL locali effettuano migliaia di analisi ogni anno, verificando parametri microbiologici (come Escherichia coli) e chimici (come nitrati, metalli pesanti, cloro residuo).

Le normative di riferimento includono:

  • D.Lgs. 18/2023 (recepimento della Direttiva UE 2020/2184)

  • Linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità

  • Regolamenti dell’ARERA per la gestione del servizio idrico integrato

L’acqua del rubinetto, in molte città italiane, è spesso più controllata di alcune acque in bottiglia. Per questo è importante sfatare alcuni falsi miti e valorizzare l'acqua pubblica, anche in ottica ambientale e di risparmio economico.

Sapere da dove arriva l’acqua del rubinetto significa comprendere il valore di ciò che abbiamo in casa ogni giorno. Un patrimonio pubblico, controllato e sicuro, che ci collega direttamente alla natura e alla tecnologia.

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