Conducibilità elettrica (EC) dell’acqua: un indicatore chiave per la qualità
💧 Conducibilità elettrica (EC) dell’acqua: un indicatore chiave per la qualità
⚖️ Cos’è la conducibilità elettrica (EC) e perché è importante
La conducibilità elettrica (EC, Electrical Conductivity) è la capacità dell’acqua di condurre elettricità. Questo parametro non è solo un dato tecnico: rappresenta un indicatore chiave della presenza di sali minerali disciolti, come calcio, magnesio, sodio, cloruri e solfati.
Più un’acqua contiene sali (detti anche “ioni disciolti”), maggiore sarà la sua capacità di condurre corrente elettrica. Al contrario, un’acqua molto pura — come quella distillata o ottenuta da osmosi inversa — ha una conducibilità molto bassa.
📏 Unità di misura: l’EC si misura in microsiemens per centimetro (µS/cm).
🔬 Range tipici:
Acqua distillata: < 1 µS/cm
Acqua potabile: 100 – 1200 µS/cm
Acqua di mare: > 50.000 µS/cm
Questo valore, pur non essendo direttamente pericoloso, aiuta a identificare eventuali anomalie: variazioni improvvise possono segnalare contaminazioni, presenza di sostanze inquinanti o malfunzionamenti negli impianti di trattamento.

⚙️ Qual è il valore ideale della conducibilità? Limiti e soglie da conoscere
Secondo il D.Lgs. 18/2023, che recepisce la Direttiva UE 2020/2184, il valore di riferimento per l’acqua destinata al consumo umano è di 2500 µS/cm. Si tratta di un valore guida, non di un limite massimo di legge, ma viene utilizzato dalle autorità per monitorare eventuali alterazioni chimiche.
📘 OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità): non fissa limiti sanitari per l’EC, ma raccomanda di mantenerla entro valori "ragionevoli", in quanto valori molto elevati possono alterare il gusto dell’acqua e indicare possibili contaminazioni.
🔎 In pratica:
Un’EC molto bassa (< 100 µS/cm) può indicare acqua troppo povera di sali, come quella prodotta da impianti a osmosi non remineralizzata.
Un’EC elevata (> 1500 µS/cm) può essere dovuta a un eccesso di sali minerali o addirittura alla presenza di inquinanti industriali o agricoli, specialmente se associata ad altri parametri anomali.
🔍 Come interpretare l’EC a casa: strumenti e consigli pratici
Misurare la conducibilità elettrica dell’acqua non è un’attività riservata ai laboratori. Oggi esistono misuratori digitali portatili, noti come conduttivimetri, che puoi acquistare facilmente online o nei negozi di ferramenta specializzati. Sono piccoli, economici e danno un valore istantaneo in µS/cm.
🛠️ Come si usa un conduttivimetro?
Accendi lo strumento e immergi la sonda in un bicchiere d’acqua.
Attendi pochi secondi finché il valore non si stabilizza.
Leggi il dato sul display e confrontalo con le fasce di riferimento.
🔎 Consiglio utile: se hai un impianto di trattamento (osmosi, addolcitore, filtro), misurare EC prima e dopo il trattamento ti aiuta a capire quanto effettivamente incide il sistema sulla composizione dell’acqua.
Un valore molto basso potrebbe indicare la necessità di remineralizzare l’acqua (specialmente dopo osmosi inversa), mentre un valore molto alto potrebbe segnalare la presenza di residui salini o contaminazioni che meritano attenzione.
La conducibilità elettrica non è un parametro pericoloso in sé, ma è uno strumento prezioso per monitorare la qualità globale dell’acqua. Come la spia di un’auto, non ti dice tutto… ma ti avvisa quando qualcosa non va.
💡 “Un valore anomalo di EC è come un campanello d’allarme: da solo non basta a fare diagnosi, ma è il primo segnale che qualcosa potrebbe non essere in equilibrio.”
📎 Approfondimento consigliato: OMS – Linee guida qualità acqua potabile (capitolo EC)
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